Case valdesi e salvaguardia dell'ambiente: una nuova campagna di sensibilizzazione

Foresterie


Case valdesi e salvaguardia dell'ambiente: una nuova campagna di sensibilizzazione

Foresterie, hotel valdesi, case valdesi… le strutture ricettive della Chiesa valdese sono conosciute con diversi nomi, che esprimono tutti un aspetto importante della loro vocazione: «Noi non parliamo di “clienti” – spiega Daniele Del Priore, responsabile dell’area Accoglienza della Diaconia valdese – ma di ospiti: accogliamo persone “che vengono da fuori” (l’origine della parola “forestiero”, da cui foresteria, fa riferimento allo stesso tempo allo straniero e all’ospite) invitandole a far parte di questa “casa”, luogo di incontro e conoscenza reciproca».

La ricerca di un dialogo con gli ospiti caratterizza da sempre la vita delle foresterie valdesi, e non è un caso che sia stato scelto il nome di “Case valdesi” per indicarle collettivamente (Foresterie di Torre Pellice, Venezia, Firenze e Palermo, Case valdesi di Roma, Pietra Ligure, Vallecrosia e Rio Marina, Casa Cares – Reggello, Ostello Villa Olanda – Luserna San Giovanni, Agape Centro ecumenico– Prali, Servizio cristiano– Riesi).

Non semplicemente «hotel a prezzi agevolati» dunque, sottolinea Del Priore, ma «una finestra aperta sul mondo del protestantesimo italiano» e delle chiese metodiste e valdesi in particolare, con cui condividono tre temi fondamentali: accoglienza, solidarietà e sostenibilità: «Nelle nostre strutture, aperte a tutti senza distinzioni, cerchiamo di comunicare ai nostri ospiti questi temi fondanti, perché capiscano dove si trovano e magari siano incuriositi dalla realtà che rappresentiamo».

All’interno di questo contesto si capisce il senso dell’ultima campagna realizzata, che riguarda la sostenibilità: «Il tema della salvaguardia del creato è centrale nei dibattiti della Chiesa e della Diaconia valdese: abbiamo cercato quindi di tradurre in azioni concrete questa attenzione, sviluppando negli anni tante piccole buone prassi e condividendole con gli ospiti, che sono parte attiva di questo processo. Da qui l’idea di comunicare in modo chiaro ciò che facciamo, attraverso una campagna con lo slogan “Aiutaci a custodire la terra”, che esprime il ruolo della struttura ma anche quello degli ospiti».

Nel dettaglio, saranno collocati a breve in ogni struttura dei pannelli, in italiano e in inglese, con “le nostre azioni concrete” e “che cosa puoi fare tu” affinché ognuno sia invitato a riflettere e attivarsi su questo tema. Contestualmente, spiega Del Priore, sarà inviata una lettera «alle persone che lavorano nelle strutture: crediamo importante coinvolgerle in questo progetto chiedendo loro di farne parte, di sentirlo proprio. Anche perché sono loro a incontrare gli ospiti, non gli ideatori della campagna!».

Ma nel concreto, quali sono gli interventi realizzati? Le aree, evidenziate anche nei pannelli, sono quattro: rifiuti, acqua, energia e salute. «Negli anni sono stati fatti investimenti economici e organizzativi anche notevoli, sostituendo le vecchie caldaie a gasolio, installando pannelli fotovoltaici. Abbiamo deciso di eliminare, ormai quasi dappertutto, le confezioni monodose per la colazione e il bagno; abbiamo installato i riduttori di flusso nei rubinetti e il doppio pulsante per i wc, sostituito le lampadine con quelle a basso consumo. Abbiamo installato nelle strutture contenitori per la raccolta differenziata, in modo che gli ospiti siano responsabilizzati».

E riguardo alla salute? «Cerchiamo di privilegiare i prodotti a km zero, valorizzando le produzioni biologiche e locali (Casa Cares ha un orto che rifornisce la cucina). Ma ci sono anche aspetti meno scontati, per esempio l’invito a usare le scale piuttosto che l’ascensore, o a fare silenzio dopo una certa ora, per tutelare il riposo, elemento importante per la salute. Attenzione per l’ambiente vuol dire anche questo, perché non bisogna dimenticare che anche noi umani facciamo parte del Creato!».

di Sara Tourn

Fonte: www.riforma.it