Una colletta solidale dalla comunità africana

Emergenza Covid-19


Una colletta solidale dalla comunità africana

Lunedì 24 aprile una rappresentanza di migranti africani ha incontrato una rappresentanza dei sindaci di quei comuni che sono parte dell’Unione Montana del Pinerolese.
Il motivo dell’incontro? 57 tra richiedenti asilo e rifugiati hanno raccolto 1.930 euro da donare per collaborare alla gestione dell’emergenza da coronavirus che sta colpendo tutti quanti risiedono in Italia e in Piemonte in particolare.

Lunedì pomeriggio c’è stato quindi l’incontro pubblico, avvenuto davanti al municipio di Luserna San Giovanni, all’aperto, a distanza di sicurezza e indossando i dispostivi di protezione quando la situazione lo ha reso necessario. Nonostante tutte le restrizioni e il poco tempo a disposizione si è riusciti anche a fare due chiacchiere in un clima gioviale. Casimir ci ha quindi raccontato che tutto è iniziato da lui, e alla vecchia maniera ha preso il telefono e ha iniziato a chiamare tutti i suoi amici, gli ha raccontato di quello che voleva fare e gli ha chiesto di aggiungersi alla colletta. Qualcuno si è aggiunto e tra questi anche alcuni richiedenti asilo, che non lavorano, che sono in attesa di una risposta dalla Commissione territoriale riguardo la loro permanenza futura in Italia, e che non hanno nulla al di là di quello che può offrire il progetto. Cyril, che è stato uno dei primi a unirsi a Casimir, ci racconta di come è rimasto sorpreso dalla partecipazione di richiedenti asilo che nonostante tutto, hanno deciso di risparmiare qualcosa dal pocket money e dai soldi per fare la spesa, e hanno messo qualcosina. Non sappiamo quanto, forse anche poco, ma in casi come questi, di collette collettive, sappiamo bene che non è importante quanto e come si partecipa, l’importante è che si partecipi, ognuno come può. La partecipazione di richiedenti asilo, senza che la Diaconia Valdese spingesse a farlo, rappresenta più della metà dei 57 donatori ed è davvero una bella amicizia.

Questa storia non può che farci piacere, perchè non può che farci piacere sapere che ci sono persone, non residenti, non cittadine, che però si preoccupano del posto in cui vivono. Questa è una bella storia che unisce le persone anziché dividerle e appare come un piccolo passo avanti per un’Italia che sia davvero una casa comune per chi ci vive. E questa è davvero la notizia più importante dentro la notizia della colletta.

Ognuno fa la sua parte, come può, e tutt* ne usciamo meglio. Noi continueremo a pubblicare storie così, fino a che non saranno più notizie, perché non sarà più necessario dare notizia che un gruppo straniero, non cittadino, fa azioni uguale a quelle dei cittadini, perché hanno lo stesso interesse a occuparsi e preoccuparsi del territorio in cui vivono.

Finchè ci sarà un “noi e loro”, staremo inseguendo la realtà che è più avanti di noi. Grazie Casimir e grazie tutti per la colletta e per ricordarci che dobbiamo andare al passo con la realtà.