
Giornata mondiale del Rifugiato 2025: storie di accoglienza, partecipazione e comunità
Il racconto delle iniziative realizzate da Servizi Inclusione in tutta Italia
In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato 2025, tante città italiane hanno aperto spazi di incontro, scambio e riflessione per ricordare che ogni persona in fuga ha il diritto a una vita sicura, dignitosa e piena di opportunità. Dal nord al sud del Paese, le iniziative promosse da enti locali, associazioni e comunità in collaborazione con Servizi Inclusione – Diaconia Valdese hanno dato voce a chi ha attraversato confini e difficoltà, costruendo giorno dopo giorno nuove appartenenze.
A Pinerolo (TO), sabato 14 giugno, piazza Roma si è riempita di vita grazie all’impegno congiunto del Consorzio Intercomunale Servizi Sociali – CISS, le associazioni del territorio e la Diaconia Valdese. Dopo momenti informativi sul diritto d’asilo e le migrazioni, il pubblico ha potuto assistere alla restituzione del laboratorio di teatro sociale diretto da Ayoub Moussaid, con protagoniste alcune persone accolte nel progetto SAI. La giornata si è conclusa con buffet e musica, trasformando l’incontro in festa.
Sempre il 14 giugno, a Cesano Boscone (MI), si è disputato il torneo “Sogni in rete”: una partita dopo l’altra, giovani rifugiati, richiedenti asilo e ragazzi del territorio hanno condiviso il campo e storie diverse, uniti dal linguaggio universale dello sport. L’iniziativa, promossa in collaborazione con il Comune, la Comunità Pastorale Madonna del Rosario e la Diaconia Valdese – Servizi Inclusione Milano, ha messo al centro l’inclusione concreta, giocata insieme.
Il 16 giugno, a Genova, il Suq Festival Teatro del Dialogo ha accolto le famiglie dei Corridoi Umanitari e dell’Housing Sociale di Servizi Inclusione con lo spettacolo “Thioro, un cappuccetto rosso senegalese”: una fiaba africana capace di intrecciare immaginari e culture, portando in scena una narrazione universale di coraggio e appartenenza. Dopo lo spettacolo, un momento di convivialità ha rafforzato i legami tra famiglie, volontari e operatori.
A Roma, il 20 giugno, il parco KORE di Torre Spaccata si è trasformato in un luogo di gioco, creatività e incontro. Grazie alla collaborazione tra il progetto SAI Occitano (Diaconia Valdese) e Intersos, il pomeriggio si è animato con laboratori per persone adulte e bambini, sport per famiglie e tanta pizza sfornata da St’Orto Prenestino. Un evento pensato per avvicinare le persone e rendere tangibile il valore della condivisione.
Anche a Napoli, sempre il 20 giugno, la Giornata è stata occasione per ascoltare storie che lasciano il segno. Tra gli interventi più toccanti, quello di Al Walid, giovane siriano arrivato tramite i Corridoi Umanitari: “Non voglio essere solo un rifugiato – ha detto – voglio contribuire a questa società che mi ha accolto”. Con lui, anche Prince Matongo, arrivato ad aprile con i Corridoi Lavorativi, ha condiviso il suo percorso.
A Torino, sabato 21 giugno, si è tenuto un incontro tra le attività diaconali nella città, promosso dal Gruppo di Coordinamento Territoriale, che ha l’obiettivo di integrare le attività della diaconia valdese sul territorio e favorire la comunicazione tra operatori e Chiese locali. Dopo aver visitato tutte le strutture attive a Torino, il gruppo ha organizzato una mezza giornata di confronto e festa alla Casa Valdese: un’occasione per conoscere progetti e persone, condividere esperienze e rafforzare il “filo rosso” che lega tutte le iniziative di solidarietà e fratellanza in città.
A Bologna, il 24 giugno, le parole hanno preso forma nel libro di Soumaila Diawara “Le cicatrici del porto sicuro”. L’autore ha raccontato la propria esperienza di sopravvissuto, seguito dalla presentazione della mostra “Il viaggio lontano da casa” di Fida Alwear, giovane artista accolta nei progetti SAI. Tra riflessioni, musica e buffet, la serata ha creato uno spazio di scambio profondo e umano.
A Luserna San Giovanni, il 27 e 28 giugno, si sono svolti due eventi del progetto SAI Torre Pellice. Il primo: un apericena multietnico e la proiezione del film “Anywhere Anytime”, per riflettere sull’inclusione attraverso cibo e cinema. Il secondo: “Calcio Senza Frontiere”, torneo a squadre miste aperto a tutte e tutti, organizzato con il Liceo Valdese e l’U.S.D. Luserna Calcio. Al termine, aperitivo conviviale per festeggiare l’incontro tra sport, partecipazione e rispetto.
A Vittoria (RG), la Giornata è stata celebrata con un doppio appuntamento. Dal 23 al 27 giugno, i beneficiari del progetto SAI hanno donato piantine aromatiche accompagnate da parole significative – pace, casa, rispetto – a enti, attività e istituzioni locali. Un gesto semplice per seminare relazione. Il 10 luglio, la festa di restituzione ha trasformato il giardino della Casa Valdese in un luogo di condivisione, con mostra fotografica, balli e il flash mob dei giovani del Centro Evangelico Adelfia. Le parole che hanno caratterizzato la serata, tra cui quelle del pastore Sciotto, sono un invito a seminare Gioia e Pace, insieme.
A Padova, il 6 luglio, la GMR è stata occasione per ritrovarsi intorno a una tavola imbandita. Le persone accolte nei Corridoi Umanitari e gli studenti del progetto UNICORE hanno condiviso un pranzo con i piatti tipici dei Paesi d’origine, dimostrando che mangiare insieme è un gesto che avvicina e crea relazione. Durante l’incontro, J.A., una bambina di 7 anni, ha raccontato con un disegno il suo viaggio dal Libano all’Italia.
Redazione, 01/08/2025