Minori stranieri non accompagnati. Da che parte sta la Diaconia?

Migranti


Minori stranieri non accompagnati. Da che parte sta la Diaconia?

In questi ultimi giorni la Diaconia Valdese è stata coinvolta, per lo più a sua insaputa, nella "querelle" fra Italia e Francia per la questione dei rimpatri di minori stranieri non accompagnati da parte delle autorità francesi. Le interviste ad alcuni operatori della Diaconia Valdese apparse recentemente sulla carta stampata e nei servizi televisivi sono in realtà state rilasciate molti mesi fa, e sono quindi assolutamente decontestualizzate rispetto alla situazione attuale.
Quello dei minori stranieri non accompagnati è sicuramente un tema del quale la Diaconia Valdese si è occupata, in particolare a Ventimiglia, producendo, assieme ad Oxfam, un documento in cui si denunciano le irregolarità sia italiane che francesi nella gestione di questi casi delicati per i quali le legislazioni nazionali e gli accordi internazionali prevedono particolari tutele. In virtù di questa presa di posizione la Diaconia Valdese è stata convocata dal Garante Nazionale per l'Infanzia in un audizione il giorno 4 ottobre 2018, ed è stata rappresentata dal responsabile del servizio a Ventimiglia, Simone Alterisio. La posizione della Diaconia Valdese, formalizzata con il documento di risposta ai quesiti del garante, ha sottolineato le carenze che ci sono rispetto alla presa in carico di questi ragazzi/e. La Diaconia Valdese ha inoltre criticato l'impostazione attuale, che prevede minori risorse economiche per i servizi per i minori stranieri rispetto ai servizi destinati ai minori italiani. Sarebbe necessario mettere a punto nuove forme di accoglienza tarate sulle necessità specifiche di questi ragazzi, che presentano, per maturità, responsabilità e esperienze vissute, esigenze e bisogni molto diversi da quelli dei ragazzi presi normalmente in carico dai servizi sociali.