Verona, tra impresa sociale e inclusione

Verona, tra impresa sociale e inclusione

L’esperienza degli operatori della Diaconia Valdese con Quid

Il 12 e 13 giugno alcuni operatori e operatrici della Diaconia Valdese hanno preso parte a Verona a una formazione organizzata da Quid, realtà che unisce impresa sociale e inclusione lavorativa. Due giornate intense e itineranti che hanno permesso di conoscere da vicino un modello innovativo, a cavallo tra profit e non profit, capace di coniugare qualità produttiva e impatto sociale.

La formazione esperienziale
Il percorso, pensato per chi si occupa di inserimenti lavorativi, ha alternato momenti formativi a visite dirette lungo la filiera di Quid. Dalla cena in un ristorante che impiega persone vulnerabili, alla scoperta di D-Hub, centro con laboratori sartoriali in un quartiere multietnico di Verona, gli operatori hanno potuto osservare come il reclutamento parta dal territorio, grazie al coinvolgimento di servizi sociali, Cas, Sai e associazioni locali.

Quid: un’impresa sociale al femminile
Uno dei pilastri dell’azienda è la valorizzazione del talento e della forza femminile: l’82% del personale, comprese diverse figure dirigenziali, è costituito da donne. Nata come impresa sociale, oggi Quid conta circa più di 140 lavoratori e lavoratrici, di cui il 75% con un vissuto di fragilità: persone con disabilità, migranti, donne in condizioni di vulnerabilità. Grazie alle commesse di grandi marchi come Calzedonia, Gucci e Ikea, l’azienda utilizza tessuti invenduti o fondi di magazzino per creare nuove linee di prodotto, generando lavoro e inclusione. Sono più di 2000, secondo i dati dell’azienda, i Km di tessuto recuperati fino ad oggi.

Un punto di forza emerso è la capacità di Quid di costruire una rete di cooperative e associazioni satellite, che permette di offrire inserimenti tutelati e personalizzati. Inoltre, l’impresa ha attivato uno sportello welfare interno, che supporta i dipendenti in bisogni pratici e familiari: dalla ricerca di centri estivi per i figli, alla gestione di documenti e permessi di soggiorno, fino al sostegno psicologico.

Il valore della normativa: l’ex articolo 14
Gli operatori hanno potuto approfondire anche il funzionamento dell’ex articolo 14 della Legge 68, che consente alle grandi aziende di affidare a realtà come Quid l’assunzione di persone con disabilità, trasformando un obbligo in un’opportunità concreta di inclusione. Questo meccanismo rappresenta una delle principali fonti di sostenibilità economica dell’impresa, insieme alle commesse dirette.

Riflessioni e spunti per la Diaconia Valdese
L’esperienza ha lasciato negli operatori della CSD un forte arricchimento professionale.
Per Nicola Salusso, è stato significativo “conoscere il pensiero e il modus operandi delle imprese sociali, che in futuro avranno un ruolo sempre più rilevante. Finalmente ho capito concretamente come funziona l’ex articolo 14, e penso che sarebbe bello poter avviare collaborazioni”.

Per Nicolò Gottero, la formazione ha rappresentato “un’opportunità nuova e stimolante: non conoscevo le imprese sociali strutturate in questo modo né il modello degli inserimenti legati all’ex articolo 14. Mi ha colpito lo sportello welfare e l’omogeneità che caratterizza Quid. È stato un percorso molto arricchente, che apre strade finora inesplorate”.

Un modello da osservare da vicino
La due giorni a Verona ha confermato l’importanza di un approccio che parte dal quartiere e si estende fino alle grandi aziende, unendo territorio, welfare e occupazione. Per la Diaconia Valdese, è stata l’occasione di conoscere da vicino un modello ibrido, capace di generare inclusione e innovazione sociale, e che potrebbe in futuro diventare un terreno fertile di collaborazione.

03/09/2025, Redazione