
Corridoi lavorativi: prosegue l'impegno della Diaconia Valdese
Firmato il 27 giugno il nuovo protocollo d'intesa
È stato firmato il 27 giugno 2025 il nuovo protocollo d'intesa tra Ministero dell’Interno, Ministero degli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale, il Ministero del Lavoro, la Diaconia Valdese, l’Agenzia ONU per i Rifugiati (UNHCR), Pathways International e Talent Beyond Boundaries, che permetterà a rifugiate e rifugiati selezionati all’estero, attraverso le nuove misure previste dalla L. 50/2023, di arrivare in Italia attraverso i Corridoi Lavorativi per apolidi e persone rifugiate, un’iniziativa che prevede la selezione e la formazione di rifugiati e rifugiate in Paesi terzi già qualificati in specifici settori professionali per il loro ingresso regolare nel mercato del lavoro italiano.
"La Diaconia Valdese e la Chiesa valdese credono fortemente nella realizzazione di canali di ingresso legali e sicuri che proteggono le persone in fuga da conflitti e persecuzioni. Dopo i Corridoi Umanitari e i Corridoi Universitari, aggiungiamo un nuovo programma che si focalizza sugli inserimenti lavorativi" afferma Loretta Malan, Direttrice dell'area Servizi Inclusione della Diaconia Valdese.
I canali regolari e sicuri, tra cui i corridoi lavorativi, i corridoi umanitari, i corridoi universitari, il reinsediamento ed il ricongiungimento familiare permettono a rifugiati e rifugiate di ricostruirsi un futuro in dignità, senza essere costretti a intraprendere viaggi pericolosi nelle mani dei trafficanti. Allo stesso tempo sono un segnale tangilibe di solidarietà verso i paesi a basso e medio reddito che ospitano il 75% dei rifugiati nel mondo. ?
I corridoi lavorativi sono promossi grazie al sostegno di ACRI Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa, Fondazione Compagnia di San Paolo, The Human Safety Net e Reale Foundation e Otto per Mille Valdese